Dare valore ai terreni agricoli

È l’argomento discusso durante la serata del 2 dicembre, il nostro appuntamento mensile del venerdì sera.

La storia, antica ma anche recente, ci racconta che da sempre la prima ricchezza di un popolo, di una nazione o di una famiglia consiste nella quantità di “terra posseduta”. In una società sempre meno rurale essere proprietari di un terreno agricolo può essere considerato più un onere e una spesa che un’opportunità e un investimento. Importante è la definizione: un terreno agricolo è un appezzamento di terreno in cui è previsto ed autorizzato il solo utilizzo agricolo. Se un terreno è o non è agricolo non dipende dall’uso reale, ma si basa su strumenti urbanistici vigenti a livello regionale e comunale quali il PGT o Piano del Governo del Territorio, il PRG o Piano Regolatore Generale ed i Regolamenti Edilizi. Non solo: il catasto terreni qualifica ogni terreno agricolo con una tipologia di coltivazione. È intuibile come questa precisa classificazione non sia obbligatoriamente corrispondente alla realtà: un terreno agricolo può non essere coltivato oppure può essere occupato da una coltura diversa da quella indicata nel catasto. Un altro motivo di discordanza tra carta e realtà è che alcuni terreni attualmente impiegati per uso agricolo possono essere terreni edificabili.

Allora su cosa bisogna basarsi per dare un valore ad un terreno agricolo? Come per la classificazione, anche per il valore dei terreni la legge definisce dei parametri: ogni anno la commissione provinciale degli espropri pubblica entro la fine di gennaio il Valore Agricolo Medio, o VAM, dei terreni agricoli di ogni Provincia suddiviso per Regione Agraria e qualità di coltura.

La stima del valore di un terreno però non corrisponde al solo VAM, ma considera il valore di mercato degli appezzamenti nella zona e, soprattutto, le caratteristiche peculiari del terreno in oggetto: lo stato generale, le caratteristiche agronomiche, l’ubicazione, la vicinanza a servizi e infrastrutture.

Insomma, la questione appare complessa. Per questo, per non incorrere in perdite economiche e incongruenze legali, la stima di un terreno agricolo va affidata ad un professionista competente. Gli agronomi dello Studio Tovaglieri si occupano anche di questo.

Federico Bonetti