Piante e batteri

Parlando di olio nel Sud Italia non si può non parlare di Xylella, su cui ci siamo già dilungati in un articolo precedente.

Xylella fastidiosa, il batterio che sta causando l’estirpazione di migliaia di ulivi in Puglia, è diventata famosa negli ultimi 5 anni e ha risollevato in maniera repentina il problema della cura delle batteriosi endemiche sulle coltivazioni. La batteriosi dell’ulivo non è l’unica patologia batterica che desta preoccupazione e perdite economiche ingenti nell’agricoltura italiana. Un altro caso sotto i riflettori è la batteriosi del Kiwi, causata da Pseudomonas syringae pv. actinidiae, che ha avuto forte espansione negli ultimi 10 anni e ha raggiunto anch’essa un carattere endemico. Le batteriosi in campo vegetale non possono essere direttamente curate ma si deve agire in maniera indiretta eliminando le piante malate, evitando il contagio con alcuni accorgimenti agronomici ed evitando la diffusione di materiale vivaistico infetto. La ricerca sta lavorando su sistemi di prevenzione che rendano immuni, o almeno meno suscettibili, le piante non infette. Studio Tovaglieri sta collaborando ad una sperimentazione in questo senso, principalmente contro Xylella fastidiosa, ma applicabile anche al contenimento di altre patologie batteriche in campo agricolo. Nei primi mesi del 2020 saranno disponibili i primi risultati dai quali si potrà evincere se il sistema fitoiatrico che stiamo mettendo a punto può cambiare o meno il modo di affrontare il grande problema delle malattie batteriche e del loro contenimento. Vi terremo aggiornati!

Assaggiamo l’Extra Tova 2019

La serata del primo venerdì di dicembre è dedicata all’olio!

Sarà possibile assaggiare l’Extra Tova 2019, olio extra vergine di oliva prodotto qualche settimana fa dalle olive dei Tenimenti Tovaglieri di Castrovillari, in provincia di Cosenza.

Le olive vengono raccolte con un pettine vibrante, elettroportato, che facilita la caduta delle olive su reti posate sul terreno. Le olive sono poi recuperate dai teli e nel giro di poche ore conferite al frantoio dove vengono vagliate per eliminare foglie e rametti, lavate e poi passate alla molitura. Nel processo di molitura, le olive vengono sottoposte ad azioni meccaniche che provocano la rottura della parete cellulare e delle membrane: in questo modo i succhi cellulari, e quindi l’olio, fuoriescono dal frutto permettendo di raccogliere il prodotto e di passare alle fasi successive di lavorazione.

Quest’anno la siccità estiva si è fatta sentire e la resa in olio è stata del 12,9 %.

I parametri di qualità che permettono di classificare l’olio come extra vergine sono parametri oggettivi, mentre il sapore e l’indice di gradimento del consumatore sono valutati in modo soggettivo. Vi invitiamo perciò ad assaggiare l’Extra Tova 2019 e dirci cosa ne pensate. Ovviamente può anche essere prenotato nelle confezioni da 750 ml, 3 lt o 25 lt.

Vi aspettiamo venerdì 6 dicembre alle 21.00 presso la nostra sede di Golasecca!