Che fine ha fatto il Confidor?

Confidor è il nome commerciale di un insetticida a base di Imidacloprid con marchio Bayer. Grazie alla notorietà dell’azienda produttrice e alla varietà di formulazioni e taglie esistenti (liquido, granulare, pronto all’uso, confezioni hobbistiche e professionali), Confidor è molto conosciuto e perciò tuttora richiesto come insetticida sistemico per antonomasia, da impiegare soprattutto contro gli afidi, i “pidocchi” delle piante, parassiti facilmente riconoscibili e ampiamente diffusi in orti, frutteti, vasi, piante ornamentali.

Da qualche anno, nelle scaffalature dei negozi specializzati, Confidor e i cosiddetti “generici” a base di Imidacloprid sono stati gradualmente sostituiti da insetticidi di nuova generazione contenenti un principio attivo dal nome simile, Acetamiprid. Entrambe le molecole appartengono alla famiglia chimica dei Neonicotinoidi, ma la seconda ha un profilo tossicologico migliore, in particolare rispetta gli insetti impollinatori. La tossicità verso le api è un punto critico del Confidor ed è una delle cause dell’abbandono della molecola da parte di molte aziende di prodotti fitosanitari.

Quindi, in conclusione, il marchio Confidor esiste ancora, l’etichetta del prodotto è stata fortemente ridimensionata eliminando la registrazione su varie colture: questo significa che l’impiego di tale insetticida non è per esempio più lecito su fagioli e piccoli frutti, mentre nelle vecchie confezioni queste coltivazioni erano espressamente indicate in etichetta. Sia a livello amatoriale che professionale i tecnici del Giardivendolo e dello Studio Tovaglieri consigliano di prediligere altri insetticidi sistemici, ugualmente efficaci ma meno impattanti e in linea con la normativa vigente nell’ambito dell’uso dei prodotti fitosanitari.

Se hai dubbi in merito all’uso dei prodotti fitosanitari chiama i tecnici del Giardivendolo, +39 0331 959308.

Insetti molesti vecchi e nuovi

Cosa si intende per insetti molesti? Si possono considerare tali sia gli insetti fastidiosi per la presenza in massa in ambienti frequentati dall’uomo, sia gli insetti che creano danni alla salute delle piante e degli animali, uomo compreso.

Tra i primi consideriamo per esempio le mosche e le formiche, tra i secondi sicuramente elenchiamo le zanzare, la famosa Popillia japonica, le cimici di tutti i colori e in particolare la cimice asiatica che da qualche anno infesta case, orti, frutteti. Tra gli insetti sopra nominati ci sono alcuni parassiti da sempre presenti nelle nostre zone; altri invece, come la zanzara tigre, la Popillia e la cimice asiatica sono “new entries” e come tutti gli organismi di nuova introduzione suscitano preoccupazione e particolare clamore perché la popolazione cresce velocemente e si espande in nuovi areali. Ultima sorpresa segnalata in Lombardia, già incontrata dal vivo dai nostri tecnici, è la cocciniglia giapponese, una cocciniglia particolarmente curiosa a cui dedicheremo un articolo a breve.

Per approfondire questi argomenti vi invitiamo alla serata dell’ 8 giugno “GLI INSETTI MOLESTI: nuovi insetti ci invadono, come tenerli sotto controllo”, ore 21.00 presso la nostra sede di Golasecca.

Trattamenti BIO al frutteto

È possibile produrre frutta senza trattare le piante? O meglio, è necessario trattare le piante da frutto?

In genere chi pone questa domanda… non lo vuole fare! Questo perchè identifica due diverse problematiche nel trattare le piante: la prima è il lavoro, l’attrezzatura e il tempo richiesti per l’operazione, la seconda è la distribuzione di prodotti fitosanitari di sintesi su qualcosa che verrà mangiato.

La risposta tecnica alla domanda iniziale è piuttosto articolata. Le piante da frutto sono soggette a malattie e avversità causate da funghi, parassiti, carenze nutrizionali. I trattamenti possono avere scopo preventivo o curativo a seconda dell’incidenza della malattia o della strategia di controllo efficace. Può accadere che alcune piante da frutto producano in maniera soddisfacente senza essere trattate; in questo caso i trattamenti possono essere evitati, ma la produzione va sostenuta con concimazioni regolari almeno tre volte all’anno: le piante ben nutrite sono meno suscettibili alle malattie. Questo è il presupposto su cui si basa il piano di trattamenti biologico da noi proposto per il frutteto: la maggior parte dei prodotti scelti agiscono come concimi specifici che rendono le piante più resistenti a determinati patogeni fungini e agli insetti parassiti.

Al Giardivendolo sono a disposizione il piano bio dei trattamenti il frutteto, i prodotti consigliati e tutte le indicazioni tecniche e operative per attuarlo correttamente.

 

Serena Tentorio