Il Diserbo Chimico delle erbacce negli ambienti pubblici è possibile o no?

L’utilizzo dei prodotti fitosanitari (così vengono classificati anche i diserbanti) è vietato negli ambienti pubblici. Per controllare le infestanti sui marciapiedi, a bordo strada, nei ciottolati, tra gli autobloccanti, nei parcheggi e nei piazzali, la legge dice di privilegiare metodi alternativi all’uso di prodotti chimici per salvaguardare la salute dell’uomo e l’ambiente. Le soluzioni alternative sono varie e talvolta fantasiose, ma alla fine costano di più, non inquinano meno ed il risultato non è neppure quello atteso e pari allo standard del diserbo chimico. La normativa, a leggerla bene, non vieta in modo assoluto l’utilizzo dei diserbanti; non è neppure l’obiettivo dichiarato!

La legge consente al consulente fitosanitario, figura qualificata con precisi requisiti, che non identifica soluzioni alternative efficaci e praticabili all’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, di prescriverne l’utilizzo condizionato al rispetto di precise indicazioni basate sulla valutazione dei rischi connessi per la salute umana e l’integrità ambientale, affinché questi siano annullati o comunque circoscritti e sopportabili.

Lo Studio Tovaglieri, in qualità di consulente fitosanitario di diverse realtà pubbliche (Comuni ed Aziende Speciali), ha maturato una notevole esperienza tecnica e giuridica in materia ed ha redatto decine di Piani di Utilizzo dei Prodotti Fitosanitari diserbanti sia per chi utilizza il proprio personale operativo, sia per chi ricorre all’affidamento tramite appalto del servizio di gestione della vegetazione infestante.

Il Piano di Utilizzo dei Prodotti Fitosanitari diserbanti che redige lo Studio Tovaglieri, non è una raccolta di suggerimenti e buone indicazioni operative, ma un vero e proprio supporto anche a portata di smartphone, per indicare dove è possibile utilizzare il diserbo e dove è necessario ricorrere ad altri tipi di controllo delle infestanti.

Oltre al Piano di Utilizzo dei Prodotti Fitosanitari, lo Studio Tovaglieri fornisce, a completamento del servizio, l’istruzione e l’aggiornamento del personale operativo e il controllo dell’operato.

Per informazioni, approfondimenti e preventivi sul Piano di Utilizzo dei Prodotti Fitosanitari contattateci! info@studiotovaglieri oppure 0331 958293.

Perché cade un albero?

Troppo spesso un albero viene considerato pericoloso perché è di grandi dimensioni o perché la sua maestosità incombe sulla abitazione, sul parcheggio, ovvero su tutte quelle aree fruite da persone in nei diversi momenti della giornata.

Un albero grande non è per forza un albero pericoloso, ma è sicuro che, in caso di caduta, il danno risulterebbe maggiore di quello causato da un albero di dimensioni modeste.

Perché un albero cade? L’albero è un’entità fisica e meccanica oltre che biologica, con una chioma che fa vela, con un peso ed un baricentro ponderale e un sistema radicale che lo àncora al terreno. La caduta di un albero può essere determinata da molti fattori, alcuni inevitabili come le trombe d’aria che travolgono tutto, sia piante sane che pericolanti.  Senza arrivare a questi estremi, le raffiche di vento forte, come è avvenuto nelle scorse settimane, comportano statisticamente la caduta di un numero maggiore di alberi in confronto alla normalità del regime di quiete atmosferica. Quasi sempre gli alberi che si sradicano o si stroncano hanno difetti strutturali oppure sono compromessi da malattie. Questo suggerisce che è possibile prevenire lo schianto degli alberi in una proprietà!

L’agronomo si occupa della valutazione dello stato di salute e sicurezza degli alberi proponendo un servizio di diagnosi differenziata a seconda della situazione. Nei casi di grandi proprietà con un consistente patrimonio arboreo si procede primamente con uno screening iniziale; con questa analisi visiva speditiva emergono sul totale degli alberi quelle situazioni problematiche da affrontare con interventi urgenti per rimuovere le evidenti pericolosità o mediante approfondimenti di indagine per definire la Classe di Propensione al Cedimento dell’albero. L’approfondimento consiste in una indagine visiva attenta e condotta secondo un protocollo definito (VTA – Visual Tree Assessment), o se necessario anche strumentale, che indaga le caratteristiche fisiche, meccaniche e sanitarie degli alberi.  

Quando si ha timore o sospetto di potenziale pericolosità derivante dallo stato di salute e sicurezza di un albero si interpella il dottore agronomo qualificato ed esperto in materia, non un giardiniere per tagliare dei rami, magari in modo anche maldestro, procurando danni e perdita di valore biologico, paesaggistico ed economico dell’albero.