Gestire il verde pubblico – siamo tutti Agronomi!

Cosa ci vuole a gestire il verde pubblico? Nei programmi elettorali di tutte le liste candidate alla amministrazione dei comuni, gli spazi verdi, i parchi, gli alberi sono in cima alle priorità di riqualificazione e tutti promettono di farlo meglio dell’attuale gestione incapace di organizzare le risorse e di risolvere i problemi! Oramai con internet sono tutti agronomi! Il sindaco, gli assessori, i giornalisti e anche i cittadini, tutti amano il verde e lo sanno fare perché il nonno di ognuno faceva il contadino o aveva la vigna con il trattore! Ne ho viste a decine, anzi a centinaia.

Eppure il verde, la sua qualità, quello che dovrebbe dare beneficio alla vita urbana, è sempre peggio! Perché? Eppure oggi governa quello che ieri si lamentava ed ora si lamenta quello che governava prima. Come mai il problema non si risolve e non migliora alcunché, anzi si percepisce un verde pubblico sempre più trascurato? I costi di gestione del verde pubblico sono così aumentati (come in tutti gli altri settori) perché si pagano sempre più persone per dire cosa fare (me compreso!) piuttosto di persone che concretamente fanno!!! L’Amministrazione dovrebbe dare gli obiettivi, originali quanto uno vuole, ma dimensionati a quello che c’è in cassa; il Tecnico del comune (uno e non 3 o 4), deve tradurre in atti giuridico – tecnici gli obiettivi dell’Amministrazione, magari consigliato da un buon agronomo scelto in base al curriculum e sulla fiducia e non su una gara dove vince chi fa meno perché vale meno; le Imprese del verde devono essere imprese con la I maiuscola, ovvero organizzate, preparate, dotate e aggiornate, attente al personale e con passione per il proprio lavoro; i cittadini possono e devono fruire sempre con rispetto il verde pubblico, anche quando non è comodo e può creare qualche naturale inconveniente come le foglie che cadono nel proprio giardino.

Quando si pianta un albero ci si dimentica che è un essere vivente, che i primi anni richiede tante cure per crescere bene ed in sicurezza, che crescerà come Madre Natura lo ha formato, che in ambiente urbano verosimilmente andrà potato e che si ammalerà e potrà anche morire ed essere sostituito. Un albero in città può costare nella sua vita media stimata in 60 anni, circa 3.500 €. Se piantiamo alberi pensando al presente (sotto tutti gli aspetti) senza preoccuparci della sua gestione vitale e dei suoi costi, come possiamo pretendere un buon verde urbano al servizio dei cittadini?

 

Andrea Tovaglieri